Le reti sotto al mare

Le reti sotto al mare

Forse non tutti sanno, che ad oggi, i grandi colossi della tecno-comunicazione si stanno adoperando per utilizzare il mare, come forma di passaggio della rete web, grazie al posizionamento di cavi in fibra, che permetteranno la connessione senza dover posare i cavi sulla terra. Quindi la stessa cosa, ma al posto che in alto, in basso, una operazione finanziaria che muoverà milioni di dollari, guidata da consorzi americani e cinesi, in modo tale da permettere la costruzione di una rete sottomarina, che unisca Stati Uniti e Cina. Il discorso ruota tutto intorno alla nascita della fibra ottica, e questo perché ha determinato l’avanzamento delle maggior i corporazioni dell’elettronica, ad avventurarsi in fondo al mare per dare vita ad una rete di trasmissione web super veloce, e a detta loro molto più sicura, tutto questo per andare incontro alle rischiaste degli utenti, sempre più orsi a scaricare video e musica online.

La fibra ottica permette una velocità tre volte superiore alla connessione normale, e questo è quello che vogliono i navigatori della rete. Molto lontano dal mondo dei fili modem, ingombranti, o dei fili che passano fuori dalle nostre case, ecco un altro elemento, che richiede il navigatore, apparecchi poco ingombrati e di facile utilizzo. Quando parliamo di fibre ottiche, ci riferiamo ad una velocità davvero sconvolgente, pari a dieci milioni di volte il nostro modem attuale, e per ora il grande colosso Mountain Views si è già accaparrato ben 160.000 chilometri di fibre sottomarine.

La stessa cosa sta accadendo al colosso dei social network, che non poteva certo farsi sfuggire questa grandissima opportunità, e a quindi ben pensato di entrare in collaborazione con uno di questi consorzi, un ottima mossa che ci si aspettava da un visionario di questo tipo. Ovviamente i colossi della rete non sono stati gli unici a capire la grande economia dietro questa ennesima trasformazione della rete, infatti l’interesse delle fibre ottiche è stato notato anche da banche e da altri maggiori istupiditi finanziari, che hanno deciso di partecipare al progetto, investendo ingenti somme di denaro nel cosiddetto, in gergo, nell’High Frequency Trading, tutta strategia.

Il traffico marino

Il tipo di evoluzione al quale abbiamo assistito è davvero strabiliante, sicuramente prima di comunicare una tale imprese, scienziati e i genieri si sono adoperati per capire il potenziale impatto delle fibre ottiche nel mare, per salvaguardare la sua salute e quella degli animali, i pesci e dobbiamo comunque dire che ad oggi, la maggior percentuale del traffico della rete, passa sotto il mare, in totale si contano più di 800000 chilometri di rete sottomarina, e il numero sembra destinato a crescere, se si pensa che nel giro di meno di 20 anni, siamo riusciti a costruire un terzo di quella cifra. Sembra che siamo quindi giunti all’era della rete sottomarina, un nuovo mercato, nel quale esistono azioni e i maggiori esponenti della tecnologia hanno deciso di investire non poco.